Translate

giovedì 11 dicembre 2014

HAI VISTO LA LUCE?

Il fotografo deve essere in grado di vedere tutto ciò che circonda la scena o il soggetto di suo interesse nella sua massima completezza. Grazie ad una accurata esperienza nell'osservazione di come la luce interviene nella scena e di come ne caratterizza i particolari in essi racchiusi si potrà arrivare a definire una propria visione della realtà scenico/fotografica e di conseguenza maturare un proprio stile personale.

Le sorgenti di luci che dovremo analizzare possono dividersi in due macro categorie: reali ed artificiali.

Alcune delle caratteristiche di queste due categorie sono: la direzione, il colore, la luminosità, l'intensità, il numero delle fonti, gli effetti, le ombre, ecc...

Un buon esercizio è quello di prendere un immagine e definirne le varie caratteristiche indicando la provenienza della luce, la sua appartenenza o non all'immagine, il colore della luce, le ombre e le caratterizzazioni derivate da esse, il numero delle varie fonti di luce, spazio illuminato e spazio scuro.



Non dobbiamo dimenticare mai che il nostro lavoro risolverà in un immagine dedicata ai futuri osservatori della nostra fotografia e che dovranno essere in grado di decifrare il nostro linguaggio espresso in immagini.



martedì 9 dicembre 2014

CHE PROSPETTIVE HANNO LE NOSTRE FOTO?

La prospettiva nella fotografia gioca un ruolo essenziale nella comunicazione del soggetto nella sua cornice spaziale.

Da sempre i fattori principali che determinano una buona prospettiva fotografica sono: l'angolo d'osservazione del soggetto di nostro interesse, la distanza tra il soggetto ripreso e la macchina fotografica e la lunghezza focale della lente che useremo per riprendere il nostro soggetto.

Angolo d'osservazione.
L'angolo che non presenta alterazioni (distorsione) di prospettiva è quello normale al piano del soggetto. 
La distorsione (angoli acuti) presenta una prospettiva spesso più interessante, mette in risalto caratteristiche di profondità del soggetto che risulterà in forma tridimensionale.
Basterà fotografare una forma geometrica come un cubo per rendersi conto di ciò che si è appena enunciato.
Con un angolazione acuta si avranno immagini che riportano la tridimensionalità del solito mentre un immagine piatta di un quadrato si paleserà alla ripresa con un angolo di 90 gradi rispetto al piano del soggetto.

Distanza tra il soggetto e la macchina fotografica.
La distanza dal soggetto di nostro interesse è la caratteristica più importante delle scelte che effettua il fotografo professionista quando intende riprendere una scena. Rappresentano il rapporto che si avrà con il soggetto. Le riprese ravvicinate riproducono un senso di intimità che il soggetto dimostra nella posa, hanno maggiore impatto emotivo ed esaltano i particolari. Le riprese a distanza con teleobiettivi rendono un ottima compressione dell'immagine e danno un effetto "etereo" alla figura.
L'aspetto relazionale espresso con la distanza tra noi e il soggetto racchiude in se molti aspetti psicologici della nostra fotografia.

La lunghezza focale dell'obiettivo.
Tutti i nostri obiettivi sia essi grandangolari, normali e teleobiettivi hanno delle caratteristiche costruttive che ne determinano aspetti legati a prospettive e distorsioni.
La distorsione dei grandangolari e la compressione dei teleobiettivi devono essere comprese ed applicate con consapevolezza comunicativa nelle nostre immagini.

La prospettiva fotografica.
Per riuscire a dare una profondità alle nostre immagini ed evitare l'appiattimento e la banalizzazione sarà necessario inserire nella nostra scena un elemento di dimensioni note ai più. Pensiamo ad un immenso paesaggio marino e all'inutilità di ogni tentativo di riprodurlo così come lo vediamo senza nessun riferimento in quinta noto per esperienza o dimensioni.




lunedì 8 dicembre 2014

PRIMA DI ANDARE CHIEDIAMOCI DOVE STIAMO ANDANDO



Non ci sono dubbi, prima di imbarcarci in un nuovo servizio fotografico ci dobbiamo assolutamente porre dei quesiti indispensabili per aiutarci a capire bene cosa fare.

Le domande a cui dobbiamo rispondere sono: chi, cosa, quando, dove e sopratutto perché?

Chi
Chi sarà il soggetto del nostro interesse fotografico? Quali sono le sue caratteristiche fisiche, dinamiche, emotive, rappresentative, semiotiche, geometriche, prospettiche, ecc..? 

Cosa
Cosa fotograferemo per mettere in risalto e porre l'attenzione sul soggetto di nostro interesse? Cosa accosteremo al soggetto, che sfondo ricercheremo, quali dettagli aggiungeremo alla nostra immagine?

Quando
Quando effettueremo il servizio? Sarà di giorno? Sarà di notte? Lo organizzeremo prossimamente o avremo largo anticipo per realizzare al meglio il tutto?

Dove
Dove si svolgerà il nostro servizio fotografico? Sarà al chiuso? In ambiente? In studio? All'aperto? Al mare? In terreni boschivi? In montagna? Ma sopratutto, sarà svolto vicino al posto in cui ho lo studio o sarà lontano? Bisognerà caricare molta attrezzatura?

Perché
La ricerca di un motivo per realizzare un servizio fotografico o per scattare da questa o quella direzione ottenendo inquadrature diverse è forse il quesito più difficile e più diffusamente tralasciato. Il perché di una scelta confronto ad un altra motiva gli intenti di realizzazione più di ogni altra cosa.
Trasporta in se il significato e il significante di un lessico fotografico che esprimiamo in immagini e che rappresenta un espressione di comunicazione visiva spesso più efficace di altri mezzi di comunicazione.
E' nelle risposte che diamo ai nostri perché che si cela la ricerca dello stile personale.


Queste semplici domande che ci accompagneranno per sempre durante il nostro viatico professionale saranno le nostre migliori amiche, trattiamole bene e ci sapranno ripagare di tutti i nostri sforzi.

venerdì 5 dicembre 2014

IL TERZO SOGGETTO FOTOGRAFICO: LO SFONDO

Uno dei soggetti fondamentali della fotografia, che spesso viene sottovalutato dai fotografi alle prime armi e che costituisce una gran parte dei motivi per cui una foto viene definita una "brutta foto" è: lo sfondo.

Non proprio tutte le immagini che ritraiamo hanno uno sfondo definito come tale. Spesso non si tratta di sfondi bensì di ambientazioni che il più delle volte portano a credere che la posizione arretrata confronto al soggetto renda automaticamente secondario il ruolo dello stesso. 

Purtroppo non è proprio sempre così, lo sfondo fotografico o l'ambiente deve essere congruo al soggetto in relazione al messaggio che vogliamo trasmettere con la nostra immagine. Bisognerà prestare attenzione al fatto che lo sfondo non alteri ne giochi ruoli concorrenziali o confonda il soggetto di nostro interesse.



DIREZIONE E DISTANZA: GLI OSTACOLI DEL PRINCIPIANTE

Una buona fotografia spesso racchiude in se pochi e sintetici elementi che costituiscono le caratteristiche essenziali di una buona immagine. Vediamo di chiarire insieme quali sono gli errori più comuni dei fotografi che iniziano a calcare questo percorso ricco di studi più o meno "saltati".

Gli argomenti sono: la distanza e la direzione fotografica rispetto al soggetto di nostro interesse.

Uno degli errori più comuni quando si effettuano fotografie con soggetti "fotografabili" è quello di non rispettare la corretta distanza tra noi e il soggetto che sempre più spesso è ritratto all'interno di cornici incredibilmente grandi rendendo la sua presenza effimera e le sue peculiarità illeggibili all'occhio del fruitore della nostra fotografia.
Se decidiamo di dare importanza ad un viso evitiamo di includere all'interno della nostra inquadratura sfondi illeggibili e confusionali ma sopratutto cerchiamo di contestualizzare la nostra immagine in un "dove" e un "cosa".

Un altro degli errori, ma qui gioca anche la conoscenza e l'esperienza, anch'esso comune tra i fotografi è quello di affrettarsi, gettarsi a capofitto sull'immagine e riprodurre la fotografia così, senza pensare. Il risultato, deludente il più delle volte, è chiaramente di scarso valore artistico. Tutto ciò che osserviamo in natura ha una sua tridimensionalità, una sua prospettiva e proprio per questo bisognerà girare in torno al nostro soggetto per poter individuare la direzione più corretta per effettuare il nostro prezioso scatto. 


CHIEDIAMOCI IL PERCHE' FACCIAMO LE FOTOGRAFIE...

Da un vecchio insegnamento che ricevetti anni fa traggo la mia considerazione sul fatto che posso affermare di ritenere i fotografi di oggi divisibili in due grandi categorie: gli orientati al "Soggetto" e quelli orientati alla "Tecnica".

I fotografi orientati alla "Tecnica" sono quelli che acquistano sempre il prodotto più nuovo appena uscito, leggono spasmodicamente blog, forum, post di esperti sull'utilizzo estremo delle attrezzature che collezionano gelosamente curandone le caratteristiche effettuando continuamente prove su prove per questo o quell'effetto ricercato. Sono spinti dall'irrefrenabile voglia di acquistare e provare le nuovissime e sofisticatissime tecnologie e sono delle vere e proprie banche di informazioni e nozioni sulla loro preziosa attrezzatura.

I fotografi orientati al "Soggetto" sono quelli rapiti dall'umanità delle persone, dalle scene di vita, dai ricordi e dai simboli che ricercano in ogni immagine. La fotografia per questa categoria di fotografi è considerata come mezzo di espressione, finalizzata ad un linguaggio e un fine ultimo (come avrebbe apostrofato il mio maestro: "non più di una vecchia macchina da scrivere per un romanziere". Credo che il parallelo dello scrivere sia tra i più utilizzati nel panorama della formazione fotografica).




giovedì 4 dicembre 2014

UNA FOTO PERFETTA? QUESTIONE DI PUNTI DI VISTA

Un ottima immagine è più di una semplice scaletta di operazioni tecniche in sequenza e ordine convenzionalmente stabiliti. E' molto di più perché per la formazione di una fotografia ci sono l'esperienza, la personalità, le conoscenze e la creatività del fotografo che l'ha realizzata.

Applicando alla fotografia la teoria olistica, in cui il tutto è più della semplice somma delle parti che lo costituiscono, la stessa non potrà mai essere solo la somma di tutte le tecniche che sono necessarie per ottenere un ottima immagine.

Molti errori fotografici che posso vedere nelle varie esposizioni mediatiche riguardano il "Punto di Vista". Molti fotografi non hanno la capacità di vedere le fotografie nella loro interezza (totalità) in tutti i sensi. Prestano molta attenzione alla tecnica e si dimenticano di curare aspetti altrettanto importanti come il "significato" e la "forma" (presentazione).
Uno degli errori più comuni è quello di vedere un immagine attraente (spesso una donna) e scattano immediatamente le foto senza prestare alcuna minima attenzione a fattori come: il background (sfondo), qualità della luce, direzione della luce, rapporti cromatici, campi, piani, movimento, ecc..

Ma qual'è l'errore più grande che un fotografo possa fare e che è causa della banalizzazione delle sue immagini e della maggior assenza di uno stile personale?  
La risposta è semplice: invece di stare a preoccuparsi del "come" concentriamoci sul "perché".






giovedì 16 gennaio 2014

IL RITRATTO FOTOGRAFICO - WORKSHOP


IL RI-TRATTO FOTOGRAFICO

workshop
2 giornate di corso (16 ore)


Uno dei primi lavori che ci troviamo ad affrontare in studio con le nostre attrezzature di illuminazione è sicuramente il ritratto.

Ritenuto da molti di facile esecuzione spesso ci trae in inganno per le sue peculiarità di ripresa e per i suoi molteplici fini d'impiego delle immagini.

Se ad esempio dovessimo realizzare un immagine pubblicitaria che poi sarà elaborata graficamente, diciamo per una campagna legata al make-up o a prodotti per la pelle, sarà senz'altro necessario avere un ottima illuminazione sul viso del nostro soggetto di ripresa e possibilmente che non ci siano ombre o imperfezioni.

Il nostro corso prevede di esplorare le possibili soluzioni professionali per riuscire ad ottenere splendidi ritratti utilizzando le giuste illuminazioni in studio e componendo i vari SET in base alla tipologia di risultato voluto.

Al termine della prima giornata di scatti in studio visualizzeremo le fotografie realizzate e passeremo alla seconda fase del corso ovvero: il ritocco.

La seconda giornata di corso prevede la spiegazione e l'utilizzo dei software professionali più utilizzati nel mondo della fotografia: Lightroom e Photoshop.

Al termine delle due giornate verrà rilasciato l'attestato di partecipazione.

Per info e costi: info@lucaespositophotography.com



giovedì 9 gennaio 2014

PRESENTAZIONE NUOVI CORSI DI FOTOGRAFIA 2014

Domenica 19 gennaio 2014 presenterò dalle ore 12:00 presso il ROOFTOP de La GRIFFE LUXURY HOTEL i nuovi corsi di fotografia.


I corsi si dividono in 10 moduli singoli svolti separatamente e tutti autonomi tra di loro e una Master Class di 5 moduli di specializzazione.


Concept dei corsi:


L’interpretazione dell’immagine fotografica può essere facilitata dallo studio di quello che rappresenta il sistema che racchiude in se le varie Funzioni della Comunicazione.

 

La rappresentazione di un lavoro artistico espresso in maniera visiva, sia esso uno disegno, sia esso una fotografia (proposta valida per tutti i settori dell’arte) sarà interpretabile attraverso l’analisi dei messaggi che ne costituiscono la struttura codificata secondo specifiche regole e che appartengono al linguaggio visivo di riferimento.

 

All’interno di un immagine prodotta posso riscontrare almeno cinque funzioni in costante relazione fra loro (Jakobson, Funzione Comunicativa):

 

 

1)     Generante        ------------------------ Funzione Emotiva                ------------------------

2)     Contesto          ------------------------ Funzione Referenziale          ------------------------

3)     Messaggio       ------------------------ Funzione Poetica                 ------------------------

4)     Codifica           ------------------------ Funzione Metalinguistica      ------------------------

5)     Destinatario      ------------------------ Funzione Conativa               ------------------------

 

 

Un attenzione particolare sarà data al concetto di “presenze” e “assenze” riportate nel messaggio visivo, alla “coerenza” ed alle “intenzioni” o Funzioni Comunicative. 

 

Si analizzeranno nello specifico: i colori, il segno, la linea, il colore, la texture, la luce, il tono, il volume, gli spazi, la simmetria, la prossemica, il ritmo, il movimento, l'equilibrio, il peso, la prospettiva, la direzione , ecc…



 

mercoledì 8 gennaio 2014

FACEBOOK IL DECLINO

Abbiamo avuto una grande occasione in questi ultimi anni, una piazza virtuale dove ci siamo incontrati, scontrati, amati e odiati. 


Ma l'egoismo dell'uomo ha subito preso il sopravvento sulla saggezza e invece di creare un luogo di raduno e di conseguente forza abbiamo creato un organismo malato dove ogni cellula vive per conto suo secondo un anarchia cinetica che allontana a suon di invidie, chiacchiere, insinuazioni, ecc... 


Questa piattaforma potrebbe essere l'inizio di un nuovo corso della vita per molte persone, potrebbe aiutare i disoccupati a trovare lavoro creando dei gruppi appositi sempre più integrati, potrebbe organizzare moltissimi eventi per beneficenza mettendo in contatto aziende che devono scaricare con organizzazioni che vogliono aiutare i più bisognosi, potrebbe mettere in contatto le persone per scambi culturali, potrebbe dare assistenza professionale ai meno ambienti, ecc...


In natura quando le cellule di un organismo perdono la loro coesione a nome di una egoistica energia cinetica impazzita l'organismo è destinato a perire e credo che sarà così anche per Facebook e noi avremo sprecato una grande occasione di miglioramento.


Luca