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venerdì 27 dicembre 2013

Composizione: tra statico e dinamico, la teoria della Forma e della Figurazione ci viene in aiuto

Luca Esposito, 2013

Nello studio della composizione fotografica faccio spesso riferimento agli studi relativi alla psicologia legata all'immagine e la sua raffigurazione.

Una composizione "corretta" è una composizione "coerente", "voluta", "ricercata e come tale bisognosa di studio e di osservazione principio da cui parte la mia teoria dell'osservazione della realtà che spiegherò in seguito.

Un autore da me spesso citato ai miei corsi è senza dubbio Paul Klee e la sua "Teoria della forma e della figurazione" da cui traggo questa citazione presa da un intervento di Klee (Vivamente consigliata la lettura):


"L'estrema armonia si potrebbe raggiungere raccogliendo le cose in un unico, piccolissimo, punto comune: il centro.
Dal loro incontrarsi in quel punto nascerebbe una sorta di acquietamento in tutto simile alla calma perfetta.
Un'armonia che ha un suo senso ed è valida come esempio stesso dell'armonia, ma che, proprio perché adempie fino in fondò quest'estrema condizione, sarebbe morta, sarebbe un'armonia non attiva.

Quel che invece dobbiamo cercare è un'armonia attiva, e ciò esige delle deviazioni. Ci son diversi modi di deviare, tenendo fermo un centro immaginario e deviandone nella realtà.
Per mezzo delle deviazioni si può ottenere un'armonia attiva. Che non è dunque l'estrema armonia, ma è attiva.

Deviazioni e spostamenti presentano certi rischi. Il punto centrale, il nucleo, si sposta. Tutto ciò ci permette di penetrare con lo sguardo fino alla legge fondamentale figurativa e organica  e le conseguenze che se ne traggono per l'organico sviluppo di un'immagine hanno spesso carattere necessitante: le condizioni del processo figurativo vanno adempiute armonicamente e organicamente.
Molte cose si accostano, ma devono ragionevolmente tornare a separarsi. Questo accostarsi e separarsi deve essere organico armonico. L'imperativo di una certa simmetria può essere noioso, ma variandolo si ottiene qualcosa di più. Quadri ben composti hanno un effetto compiutamente armonico. Ma sarebbe un'illazione sbagliata se il profano credesse che per raggiungere una tale armonia complessiva si debba figurare armonicamente pezzo per pezzo.
Cosi facendo si avrebbe un risultato piuttosto debole. Perché se una parte è in armonia con un'altra non c'è più bisogno di una terza.
Solo se l'uno è in dissonanza col due deve intervenire il tre al posto giusto a mutare in armonia la dissonanza. Questa nuova armonia di tre parti convince con più forza.
Bisogna però far si che ci sia armonia anche in rapporto all'umano, e l'armonia sarà allora veramente vigorosa. La ricerca dell'armoniao della totalità figurativa non è per noi soltanto un problema di forme e di colori ma anche il problema della totalità spirituale. " 
Dinamismo

Possiamo notare semplicemente come combinando una forma lineare con una pianta, l'elemento lineare acquista immediatamente un carattere "attivo", quello piano, all'opposto, un carattere "passivo". 




Per questo motivo la ricerca delle linee e delle diagonali visibili e invisibili è motivo di dinamicità nella raffigurazione della realtà per mezzo di una interpretazione visiva.


(Segue nel corso LA FOTOGRAFIA ACCADEMICA - ESERCIZI DI STILE & WORKSHOP 2014 - Roma, Firenze)

martedì 24 dicembre 2013

ELENCO CORSI 2014

1) LA FOTOGRAFIA BASE – TECNICA E COMPOSIZIONE
Durata del corso due giorni (sabato e domenica) per un totale di 16 ore.
Sedi: Roma, Firenze
2) IL RITRATTO FOTOGRAFICO
Durata del corso un giorno (sabato o domenica) per un totale di 8 ore.
      Sedi: Roma, Firenze
     
       3) FOTOGRAFARE LA MODA – FASHION LAB WORKSHOP
       Durata del corso un giorno (sabato  
       o domenica) per un totale di 8 ore.       
       Sedi: Roma, Firenze

4) FOTOGRAFARE L’ARTE – ARTS LAB WORKSHOP
Durata del corso due giorni 
(sabato e domenica) per un totale di 16 ore.
Sedi: Roma, Firenze

5) FOTOGRAFIA DI SCENA
Durata del corso un giorno 
(sabato o domenica) per un totale di 8 ore
Sedi: Roma, Firenze

6) LA DIREZIONE FOTOGRAFICA
       Durata del corso due giorni 
       (sabato e domenica) per un totale  
       di 16 ore.
       Sedi: Roma, Firenze
     
    7) SPEEDLIGHT MASTER CLASS - WORKSHOP
     Durata del corso un giorno (sabato    
     o domenica) per un totale di 8 ore.
     Sedi: Roma, Firenze
    
    8) FOTOGRAFARE IL MATRIMONIO - WORKSHOP
     Durata del corso due giorni  
     (sabato e domenica) per un totale    
     di 16 ore.
     Sedi: Roma, Firenze

    9) LA FOTOGRAFIA 
    ACCADEMICA - ESERCIZI DI STILE & WORKSHOP
     Durata del corso due giorni   
     (sabato e domenica) per un totale 
     di 16 ore.
     Sedi: Roma, Firenze

     http://lafotografiamoderna.blogspot.com/2013/12/composizione-tra-statico-e-dinamico-la.html

    10) COSTRUIRE L’ATTIVITÀ DI FOTOGRAFO
     Durata del corso due giorni 
     (sabato e domenica) per un totale 
     di 16 ore.
     Sedi: Roma, Firenze

lunedì 16 dicembre 2013

La monoscopica visione

(Luca Esposito)

 


Un fotografo dovrebbe tenere  in considerazione alcuni elementi essenziali per la programmazione e composizione di un lavoro di ripresa fotografica prima della sua realizzazione o prima della relativa presentazione al cliente:

L’inquadratura fotografica rappresenta per noi  la più piccola parte di un messaggio contenuto in un racconto. La sua caratteristica di “porzione della realtà” è accentuata dal punto di vista del fotografo che determina il rapporto tra il punto di ripresa e ciò che potrà vedere l’osservatore finale della nostra immagine.

Il Piano di Ripresa (PdR) di un fotografo è identificato dalla porzione di spazio e la sua relativa organizzazione scenica.

Scala dei PdR: Campo totale (ambiente e protagonisti), Campo lunghissimo (descrizione/racconto), Campo lungo, Campo medio (rappresentazione teatrale), Figura intera, Piano americano, Mezza figura, Primo piano, Primissimo piano, Particolari, Dettaglio.

La prospettiva invece si interessa della rappresentazione degli elementi inquadrati su di una superficie per far si che l’osservatore ne riconosca la rappresentatività reale.

La frame/Cornice definisce la relazione tra il campo e il fuoricampo di un immagine raccontando con la porzione assente un rapporto con l’osservatore.

La trasposizione mette in relazione il rapporto tra ciò che vede l’osservatore e ciò che vede il soggetto della nostra inquadratura, es:

Introspettiva (ciò che vede, percepisce/sente, ascolta il soggetto) divisa in due immagini: soggetto che osserva l’oggetto, oggetto osservato dal soggetto dal punto di vista del soggetto stesso, soggetto osservato dall’oggetto dal punto di vista dell’oggetto stesso.

La luce utilizzata dovrà essere studiata in base al risultato che si vorrà ottenere e che potremmo ridurre in tre grandi macro categorie:La direzione, La Qualità e il Colore.